mercoledì 13 febbraio 2013

Cerco posti dove trovare la calma e un ottimo caffè...

Mi è capitato di recente di rivedere uno dei miei film preferiti e mi sono soffermata a pensare a cosa dice la protagonista del film: "Ci sono posti in cui non ti può succedere niente di sbagliato" per lei, una splendida Audrey Hepburn era Tiffany a New York...per me, nell'arco degli anni mi sono accorta e sono arrivata alla conclusione che amo i musei, le pinacoteche, i chiostri interni dei conventi o i cortiletti interni di palazzi antichi, le biblioteche, i teatri, gli hotel stellati con le loro storie, insomma amo le cornici imponenti, l'aria solenne, pacata e tranquilla e mi ritrovo spesso a girare nel centro di Milano a soffermarmi a guardare l'eleganza degli edifici storici...camminare in galleria Vittorio Emanuele guardare il suo meraviglioso pavimento a mosaico, passare davanti a Savini, tutto questo mi riempie e mi fa sentire in uno stato di grazia e quando arrivo in Piazza della Scala mi emoziono a guardare il Teatro immobile.

Altra cosa che amo sono i locali tranquilli specialmente in mattinata cerco e ricerco posti dove non trovare le code, dove non ci sia rumore di stoviglie tirate fuori distrattamente dalla lavastoviglie, dove non devi mangiare il tuo croissant in piedi velocemente al banco per dare spazio poi a chi viene dopo.

Cerco posti dove trovare la calma e un ottimo caffè, un posto dove puoi permetterti a metà mattina di prenderti un vero cappuccino leggendo qualche pagina di un buon libro in estrema comodità. Adoro poi la piccola pasticceria e a volte mi faccio ispirare da alcune creazioni che vedo per poi sperimentare a casa biscotti, muffins ecc.

giovedì 7 febbraio 2013

Non amo correre, ma adoro camminare...

In questo periodo freddo si alternano giornate splendide di sole e di cieli azzurri che ti rallegrano appena apri gli occhi...Non amo correre, ma adoro camminare. La città è viva. Non la vedi da un finestrino. La senti respirare. E allora ti prende la voglia e il tempo per camminare...Ho ripreso il gusto di camminare per la mia città, Milano...
 
Mi sono accorta nuovamente di quanto è elegante, lo stile e i colori delle vetrine di moda.
A volte mi ritrovo a non guardare dove io stia andando senza dare cura all'ora.
Il richiamo del bello dell'eleganza è fortissimo e riesce a scalfire la corazza di una come me, che con la moda riteneva (falsamente) di aver chiuso parecchi anni fa..."la moda è il superfluo per eccellenza ma, è anche il più potente metodo di autostima di una donna" questa frase che mi diceva la mia insegnante di portamento e che da allora mi accompagna ma, che avevo accantonato in un angolo sperduto della memoria oggi la sento più mia di prima...una borsa giusta, un paio di scarpe perfette, un cappello possono farti sentire alle stelle.
Cammino facendo finta che di tutto ciò non mi importa nulla ma, non è così. Ecco mentre cammino e vedo colori e tessuti...immancabilmente la mia mente va all'altra mia passione...la cucina e mi sento un'artigiana dall'impalpabile farina. Amo scegliere i miei ingredienti con cura e usarli per comporre piccole e semplici pietanze che rallegrino e riscaldino il cuore di chi le assaggerà.
 
 
La moda e la cucina, almeno per me, entrambe sono assolutamente e infinitamente desiderabili. Sono entrambe espressioni del raffinato. Amo tutto ciò che valorizzi l'estetica basta restare dalla parte della semplicità e quando si tratta di abbinare una pietanza ad un piatto divento quasi ossessiva, questo fin da quando ero bambina. Sono nata e cresciuta a Milano e da grande quando posso scappo in Francia dove mi sono innamorata dei macarons e delle posate d'argento, ho sempre vissuto qui. Anche se da anni vivo fuori città, Milano la mia città orribilmente caotica e semplicemente affascinante non l'ho mai abbandonata. Né grande né piccola. L'Arte, il buon cibo, la moda, l'eleganza semplice, i ristoranti, gli hotel di lusso, mi ritrovo a commuovermi camminando in via Manzoni e mi immagino di rivedermi al tempo di Verdi e incontrarlo per strada mentre entra al Grand Hotel et de Milan...magnifiche illusioni...

venerdì 1 febbraio 2013

E in questo tempo non ho mai indossato scarpe...

Ascoltando musica jazz di sottofondo di un bel pianoforte dove i piano sono sussurrati e i forti energici i ricordi affiorano alla mente, così d'improvviso, eccoli davanti a me danzare a questo elegante ritmo...Ricordi di tanto tempo fa...

Mi ritrovo a piedi nudi in una bellissima villa, la luce è limpida e delicata oltre la portafinestra spalancata, c'è una palma da cocco che ondeggia dolcemente nella brezza, mentre le sue fronde accarezzano le colonne imbiancate di una balaustra dove seduto all'ombra del porticato Alberto abbronzato in camicia bianca di lino e freschi bermuda color caki sorseggia un drink alla frutta leggendo un libro...di tanto in tanto alza lo sguardo illuminandomi con il suo bel sorriso e con quei bellissimi e profondi occhi color piombo...immobile sul muro, un geco in bellissima livrea dorata... In lontananza montagne verdeggianti e una vasta distesa di mare azzurro con tante tonalità da farlo assomigliare ad una tavolozza di un pittore e più in la all'orizzonte, la sagoma inconfondibile delle isole di Saint Eustatius e Saba, sotto ciuffi di nuvole bianche, rosa e dorate...sono a St. Martin...in lontananza si sente musica jazz dolce e vellutata, mentre uccelli di vari colori cantano la loro melodia...
Sono nelle Indie Occidentali da pochi giorni e in questo tempo non ho mai indossato scarpe...

Teniamo due paia d'infradito di bamboo nella jeep a noleggio, per quando ci rechiamo al mercato a comprare piccole cose per noi; un formaggio particolare, del pesce incredibilmente fresco e variopinto, frutta, tanta frutta tropicale, piccoli dolci del posto, un vino fresco e frizzante da provare. Tutto qui è all'insegna della libertà e tutto qui è leggero, l'aria che odora di fiori e mare, i vestiti, le tende bianche e leggere di garza... Mi sento molto felice, Siamo molto felici...

In questi giorni l'efficientissimo maître d'hotel ci ha suggerito di cenare nella grill room dell'albergo, il primo giorno stanchi dal viaggio ci siamo andati...locale molto bello; tutto in legno dai colori sobri del bianco e blu al calore vivo di torce e di candele...un gruppo di artisti locali accompagna la bella serata con suoni caraibici...la cena servita su un terrazzo a strapiombo sul mare, sotto un immenso cielo stellato...da rimanere senza fiato...il viaggio stava iniziando...il menù sorprese per i piatti semplici e veraci della cucina tradizionale delle Vergini di Sua maestà...una cena leggera e squisita...Shrimp Creole, gamberetti conditi con spezie piccanti e scorza di lime, Lobster Salad un’insalata freschissima a base di aragosta, avocado e lime, una sogliola delicata e freschissima e infine il Plantain, un dolce a base di banane fritte e vaniglia fresca il tutto rinfrescato da due coppe di champagne francese... una serata che difficilmente dimenticheremo...

In alcuni giorni a seguire optammo per la nostra intimità e alternavamo i nostri pasti tra le Lolos, piccole baracche sulla spiaggia con barbecue, che offrivano specialità locali: cosce di pollo alla griglia, spuntature di maiale alla brace, aragoste alla griglia, il Conch, il cui guscio una magnifica conchiglia gigante rosa viene usato come decorazione e il mollusco pregiatissimo viene marinato nella crema di cocco, stufato o cotto al vapore e condito con il lime oppure cotto sulla griglia e servito su un letto di insalata...squisito, dentice alla griglia, pasticci di carne, zuppa di piedi di toro, platani fritti, johnny cake sorta di piadina, riso e piselli e ovviamente frutta fresca e birra...Cenare qui rende felici, mentre si mangia si sente la sabbia tra i piedi: grossi cuscini caldi di sabbia, con piccoli frammenti di conchiglie, resi lisci dalle onde, o quella fina, bianca e sottile...

Come dicevo ci alternavamo tra le Lolos e la bella cucina attrezzata inclusa nella villa...il piacere di cucinare prese il sopravvento...preparai piatti semplici, freschi e veloci - perché la vacanza doveva essere anche e sopratutto tempo per noi e per il riposo. Cotture rapide per preservare intatto tutto il sapore del buon cibo fresco. Prediligevo il pesce appena pescato, da mangiare la sera al lume di candela e pic-nic improvvisati e rilassanti sulla spiaggia per non staccarsi mai dal mare e la mattina avvolti nei morbidi accappatoi gentilmente offerti dall'albergo al bel tavolo sulla veranda bianca, apparecchiato con una bella composizione floreale nel centro con i piedi nudi allungati sulla superficie tiepida del pavimento iniziavamo la giornata con un vassoio stracolmo di ogni bontà, stringendo gli occhi sotto il sole dei Caraibi, sentivamo il nostro corpo risvegliarsi toccato da quei sapori che si fondevano in bocca: la papaia dolce spruzzata di lime e zucchero di canna, il burro sul pane morbido, le uova strapazzate tiepide e l'aroma avvolgente della salsa di pomodoro piccante al punto giusto il tutto illuminato dalla splendida vista del mare del golfo, il rincorrersi dei gabbiani e le partenze dei catamarani...

Spensierati e sereni coccolati nell'animo e nello spirito festeggiavamo i nostri dieci anni di matrimonio.

Ogni tanto mi capita di pensare ai viaggi esotici oltreoceano alla ricerca di sapori nuovi e speziati da Bali ai Caraibi una rotta gourmande infinita lungo la quale ho imparato molto da culture diverse, affascinanti e lontane ma, quella vacanza in particolare mi educò in modo rapido al grande piacere di consumare un pasto all'aperto, il suono del mare, la natura a portata di vista, quell'aria frizzante che condiva le pietanze con il suo aroma dove c'era una continuità tra l'interno e l'esterno che mi rapiva. Ancora oggi trovo magico mangiare a contatto con l'aria, basta aprire la finestra con una tazza di caffè in mano per capirlo.

PANINI DEL MAR DEI CARAIBI CON POLPA D'ASTICE (prima versione)per un romantico pic-nic sulla spiaggia

Ingredienti per 2 persone:
2 panini morbidi al latte
250 gr. di polpa di astice cotta e sminuzzata
1 cucchiaio di maionese
insalata
burro
1 cucchiaio di aneto
sale e pepe e pepe rosa
la scorza di mezzo lime e il suo succo

Preparazione:

Mescola la polpa di astice insieme alla maionese aggiungi sale, pepe, la scorza del mezzo lime e precedentemente tagliato al coltello o con una mezzaluna l'aneto e riponi il tutto in frigorifero.

Stendi il burro sui lati interni dei panini e tostali.

Adagia l’insalata di astice conservata in frigo nel letto di insalata posta all’interno del pane e servi con una bella spruzzata di lime e una macinata di pepe rosa e non dimenticare due coppe di champagne Veuve Clicquot...

Lo champagne Veuve Clicquot, per la sottoscritta, è come il primo amore. Prima e dopo di lui sicuramente sono uscita con altri uomini interessanti, intelligenti, ironici e brillanti, ma lui resta indimenticabile ed unico per sempre!

Cosa serve per stupire gli amici davanti ad una partita di calcio?
Per me non ci sono dubbi: sandwich, ma devono essere super!


PANINI DEL MAR DEI CARAIBI CON POLPA D'ASTICE (seconda versione)per 8 panini Tempo di preparazione: 25 minuti

Ingredienti:

340 g polpa di aragosta fresca cotta
100 g maionese
250 gr. di gamberetti in salamoia
1 gambo e 1/2 sedano
1 cucchiaio capperi
1 cucchiaio e 1/2 aneto
un pizzico fior di sale
un pizzico di pepe nero
pepe rosa

Preparazione:

Taglia a dadini la polpa di aragosta.
Priva il sedano dei filamenti e poi taglialo a fettine sottilissime.
Scola i gamberi e strizzali sotto l'acqua corrente. Taglia al coltello o con una mezzaluna l'aneto.
Mescola l’aragosta, i gamberi, la maionese, il sedano, i capperi, l’aneto, il sale e una macinata di pepe fresco. Mescola lentamente con un cucchiaio per non rovinare la polpa di aragosta.
Apri a metà i panini e scaldali o grigliali all'esterno. Farciscili e servili immediatamente con una bella spruzzata di lime e una macinata di pepe rosa, patatine fritte e una buona birra ghiacciata.
Se non saranno mangiati subito, griglia anche leggermente l'interno dei panini. Così resteranno più fragranti.